31/07/2018 - Classificazione rifiuti e HP14: cosa cambia dopo il 5 luglio 2018? - Roma
La classificazione rappresenta un elemento chiave per la corretta gestione dei rifiuti in virtù delle implicazioni pratiche che ne derivano quanto all’applicazione delle disposizioni normative in materia (registri C/S, formulari, flussi di gestione). È quindi importante che le Istituzioni diano agli operatori del settore indicazioni chiare e univoche, garantendo criteri applicativi omogenei, tecnicamente fattibili ed economicamente sostenibili.
Nonostante le indicazioni riportate nel Regolamento (UE) 2017/997 sulla caratteristica di pericolo “Ecotossico” (HP14) e gli “Orientamenti” recentemente definiti a livello europeo per un approccio più uniforme in materia di classificazione dei rifiuti (Comunicazione della Commissione 2018/C124/01), la stessa Commissione non si è ancora espressa in merito all'accettabilità e all'interpretazione dei risultati derivanti dalla caratterizzazione ecotossicologica dei rifiuti che utilizzano biotest, la biodisponibilità e la bioaccessibilità”, dichiarando che “fino a quando l'UE non renderà disponibili ulteriori orientamenti, spetterà agli Stati membri decidere, caso per caso".
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