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In Consiglio dei Ministri

Riunione del giorno 19 Maggio 2025

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge che dispone “Misure urgenti per garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche e nella gestione dei contratti pubblici, il corretto funzionamento del sistema di trasporti ferroviari e su strada, I‘ordinata gestione del demanio portuale e marittimo, nonché I’attuazione di indifferibili adempimenti connessi al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e alla partecipazione all'Unione europea in materia di infrastrutture e trasporti”.

Per quanto riguarda le infrastrutture e i lavori pubblici, sono previste – tra l’altro – misure urgenti per: garantire la tempestiva operatività della società Stretto di Messina S.p.A. e assicurare il rispetto del cronoprogramma relativo alla realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria; superare le criticità applicative riguardanti il Codice dei contratti pubblici; chiarire la distinzione tra le “procedure di somma urgenza” e le “procedure di protezione civile”; disciplinare lo svolgimento delle verifiche sismiche degli uffici pubblici.

In materia di autotrasporto, motorizzazione civile e circolazione dei veicoli, il provvedimento punta, tra l’altro, a ridurre i tempi di franchigia ai fini del carico e scarico delle merci nel settore e potenziare la sicurezza delle infrastrutture digitali degli uffici della motorizzazione civile.

In merito all’ordinamento portuale e al demanio marittimo, le nuove disposizioni puntano a  chiarire le modalità di aggiornamento dei canoni demaniali marittimi, garantire la sicurezza nell'utilizzo delle spiagge mediante l'individuazione del periodo di obbligatorietà del servizio di assistenza e salvataggio in mare, migliorare la funzionalità dell'Autorità per la laguna di Venezia - Nuovo Magistrato alle acque;  sostenere e rafforzare le politiche in materia di economia del mare, logistica, trasporto marittimo e fluviomarittimo, mediante il consolidamento dei rapporti fra la società RAM - Logistica Infrastrutture e trasporti S.p.A. e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Il decreto-legge comprende anche disposizioni urgenti connesse a procedure di infrazione e vincoli del PNRR in materia di infrastrutture e trasporti

Previste anche disposizioni urgenti per la realizzazione delle opere funzionali allo svolgimento delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 e per lo svolgimento di altri eventi sportivi e per garantire la continuità e la regolarità dei servizi svolti dalla Gestione governativa Ferrovia Circumetnea.

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DELEGA AL GOVERNO PER LA DETERMINAZIONE DEI LIVELLI ESSENZIALI DELLE PRESTAZIONI

Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge recante delega al Governo per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni. I LEP costituiscono quei livelli che «indicano la soglia costituzionalmente necessaria e costituiscono il nucleo invalicabile per rendere effettivi i diritti su tutto il territorio nazionale e per erogare le prestazioni sociali di natura fondamentale, per assicurare uno svolgimento leale e trasparente dei rapporti finanziari fra lo Stato e le autonomie territoriali e per favorire un'equa ed efficiente allocazione delle risorse e il pieno superamento dei divari territoriali nel godimento delle prestazioni inerenti ai diritti civili e sociali» (articolo 1, comma 2, della legge n. 86 del 2024).

Il disegno di legge, con particolare riferimento alle materie suscettibili di attribuzione di forme e condizioni particolari di autonomia alle Regioni ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione, intende apportare i correttivi resi necessari dalla sentenza della Corte costituzionale n. 192 del 2024 al percorso di determinazione dei LEP già avviato con l'articolo 1, commi da 791 a 801-bis della legge n. 197 del 2022 (legge di bilancio 2023), e proseguito con la legge n. 86 del 2024.

Il provvedimento si compone di 33 articoli, suddivisi in tre Titoli. L’articolo 1 delinea l’ambito della delega al Governo per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali e ne descrive il procedimento di esercizio.  

Il Titolo II del disegno di legge contiene i principi e i criteri direttivi specifici per la determinazione dei LEP concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti in relazione alle funzioni attinenti ciascuna materia, ambito di materia o settore organico di materie; Titolo III  prevede, tra l’altro, che dall’attuazione della delega non debbano derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

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REVISIONE DELLE MODALITÀ DI ACCESSO, VALUTAZIONE E RECLUTAMENTO DEL PERSONALE RICERCATORE E DOCENTE UNIVERSITARIO

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’Università e ricerca Anna Maria Bernini, ha approvato un disegno di legge per la revisione delle modalità di accesso, valutazione e reclutamento del personale ricercatore e docente universitario.

Il disegno di legge è finalizzato al superamento dell’attuale sistema di Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) per l’accesso ai ruoli del personale docente universitario. Il nuovo modello prevede l’istituzione di una piattaforma informatica, gestita dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), attraverso la quale i candidati potranno autodichiarare il possesso dei requisiti minimi richiesti in termini di produttività e qualificazione scientifica per partecipare ai concorsi.

La selezione dei docenti non avverrà più a livello centrale, bensì sarà demandata alle singole università. Le commissioni giudicatrici per il reclutamento dei professori ordinari, associati e dei ricercatori saranno composte da almeno quattro membri esterni all’ateneo che bandisce la procedura, selezionati tramite sorteggio tra i docenti disponibili a livello nazionale appartenenti al settore scientifico-disciplinare oggetto del bando e almeno un membro interno all’università che ha indetto la procedura.

L’intervento normativo si propone di superare alcune criticità del sistema vigente, prima fra tutte la generazione di aspettative nei candidati circa l’automatico accesso ai ruoli universitari, nonostante la norma vigente precisi che l’ASN non conferisca tale diritto.

Inoltre, l’attuale meccanismo ha determinato un numero eccessivo di abilitati, non assorbibili dalle università attraverso le ordinarie procedure di chiamata, con conseguenti effetti distorsivi sul sistema di reclutamento e sulla programmazione strategica degli atenei. Il nuovo impianto normativo mira anche a evitare la duplicazione delle procedure valutative: l’attuale sistema prevede infatti una prima valutazione centralizzata, nell’ambito dell’ASN, seguita da una seconda valutazione nell’ambito del concorso per la chiamata nei ruoli di professore di prima o seconda fascia.

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CONFLITTO ATTRIBUZIONE

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e autonomie Roberto Calderoli, ha deliberato di resistere nel giudizio per conflitto di attribuzione proposto, ai sensi dell’articolo 134 della Costituzione, dalla Regione Autonoma della Sardegna contro il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) per l’annullamento dei decreti n. 68, 125 e 128 del 2025.

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Ulteriori argomenti trattati:

  • RATIFICHE
  • AUTORIZZAZIONI PAESAGGISTICHE
  • CONTRATTAZIONE COLLETTIVA
  • STATI DI EMERGENZA
  • NOMINE
  • LEGGI REGIONALI

Comunicato stampa

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