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05/05/2025

ANAC: Inconferibilità, urge modifica tempestiva della norma

Con Atto di segnalazione N.2 del 26 marzo 2025, Anac è intervenuta nuovamente presso il Parlamento e il Governo per chiedere la tempestiva modifica della legge 21 febbraio 2025, N.15, il cosiddetto “Milleproroghe”, approvato da poco dal Parlamento, per quanto riguarda le disposizioni in materia di inconferibilità.

Già in precedenza l’Autorità Anticorruzione fu tra i primi a segnalare l’irragionevolezza della disposizione legislativa precedente, che poi la Corte ha dichiarato incostituzionale.

L’Autorità Anticorruzione aveva evidenziato al Parlamento ed al Governo l’esigenza di una modifica, che poi è intervenuta attraverso la parziale declaratoria di incostituzionalità.

Purtroppo, anche dopo una seconda segnalazione, il Parlamento è intervenuto non per eliminare la discrasia, ma creando ulteriori incongruenze. A seguito della declaratoria di incostituzionalità, l’Autorità ha proceduto a segnalare, con Atto n. 2 del 10 luglio 2024, alcune criticità che permanevano nel sistema delle inconferibilità chiedendo di intervenire rispetto alla fattispecie di inconferibilità in questione rimuovendo, in via generale, gli incarichi di presidente o amministratore delegato.

Ora l’Autorità ha formulato un nuovo Atto di Segnalazione (n. 2 del 26 marzo 2025) con il quale ha segnalato, a tutela delle immutate esigenze di prevenzione dei fenomeni corruttivi, l’opportunità di ripristinare il regime delle inconferibilità stabilito dal previgente art. 7, comma 2, d.lgs. n. 39/2013 – abrogato dal Decreto Milleproroghe 2025 e convertito dalla legge 21 febbraio 2025, n. 15 - nei confronti di coloro che abbiano rivestito cariche in organi di indirizzo politico, eliminando, dunque, lo svolgimento, in provenienza, degli incarichi amministrativi presso gli enti di diritto privato in controllo pubblico.

Il secondo atto di segnalazione si è reso necessario a seguito dell’ulteriore intervento del legislatore in materia che, invece di risolvere le criticità sollevate con il primo atto di segnalazione, ne ha create altre con l’abrogazione integrale della fattispecie di inconferibilità di cui al comma 2 della disposizione in esame.

Anac, pertanto, “segnala l’urgenza che la norma venga tempestivamente modificata”, “ripristinando il precedente regime delle inconferibilità nei confronti di coloro che abbiano rivestito cariche in organi di indirizzo politico, eliminando dunque lo svolgimento, in provenienza, degli incarichi amministrativi presso gli enti di diritto privato in controllo pubblico, nonché di modificare nello stesso senso il comma 1 del medesimo articolo 7”.

Incarico inconferibile - Con la delibera n. 157 del 16 aprile 2025, l’Autorità Nazionale Anticorruzione è intervenuta sulla questione dell’attribuzione dell’incarico di Presidente di un’azienda comunale per la gestione di servizi pubblici locali in capo a un soggetto che sia o sia stato anche consulente di una società privata legata da rapporti contrattuali con il Comune interessato.

Vedi anche il Parere anticorruzione approvato dal Consiglio dell’Autorità del 26 marzo 2025.

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