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In Consiglio dei Ministri

Riunione del giorno 30 Giugno 2025

RENDICONTO GENERALE 2024 E ASSESTAMENTO DEL BILANCIO 2025

Il Consiglio dei Ministri ha approvato due disegni di legge, recanti rispettivamente il “Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per il 2024” e “Disposizioni per l’assestamento del bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2025”.

Il Rendiconto generale dello Stato 2024, che è stato parificato dalla Corte dei conti nella seduta del 26 giugno 2025, evidenzia un miglioramento di tutti i saldi sia per competenza sia per cassa. 

Si evidenzia che, in base ai risultati della gestione finanziaria 2024, in termini di competenza il saldo netto da finanziare e il ricorso al mercato sono stati rispettivamente pari a 107.543 milioni e 393.108 milioni. In termini di cassa, i livelli effettivamente conseguiti dai saldi sono stati pari, rispettivamente, a -151.482 milioni per il saldo netto da finanziare e a -435.411 milioni per il ricorso al mercato.

Il disegno di legge di assestamento prevede l’aggiornamento per l’anno 2025 delle previsioni di entrata e degli stanziamenti di bilancio delle spese.

L’aggiornamento tiene conto del livello dei saldi di finanza pubblica previsti a legislazione vigente dalla legge di bilancio.

Nel complesso, le variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento determinano un miglioramento del saldo netto da finanziare di circa 800 milioni di euro in termini di competenza e di circa 600 milioni di euro in termini di cassa rispetto al saldo risultante dalla legge di bilancio. Inoltre, il provvedimento reca un miglioramento dell’indebitamento netto, rispetto al DFP, pari a circa 500 milioni di euro.

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EMISSIONI ATMOSFERICHE

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge di delega al Governo per la definizione di un quadro legislativo di riferimento per la filiera Carbon Capture and Storage (CCS), nonché per la disciplina dello sviluppo dell’idrogeno, dell’assetto regolatorio del settore e delle relative infrastrutture di rete e del sistema di governo per l’adempimento agli obblighi di riduzione delle emissioni di metano nel settore dell’energia.

Le nuove norme mirano a:

  • porre le basi per l'avvio e lo sviluppo delle attività di cattura, trasporto, utilizzo e stoccaggio geologico del biossido di carbonio (filiera CCUS), disciplinando i principi e i criteri direttivi volti a consentire l'istituzione e l'implementazione di tale filiera, quale ulteriore leva di decarbonizzazione finalizzata al contenimento delle emissioni di biossido di carbonio, nel rispetto degli obiettivi nazionali ed europei;
  • anticipare l'individuazione e la designazione dell'Autorità di regolazione nazionale competente in materia di idrogeno, anche al fine di assicurare la piena attuazione del cosiddetto “Pacchetto Gas-Idrogeno” e di predisporre tutte le azioni necessarie per contribuire a un avvio del mercato nazionale dell'idrogeno e al suo successivo sviluppo;
  • assicurare il rispetto del regolamento (TE) 2024/1787 sulla riduzione delle emissioni di metano nel settore dell'energia.

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PROVVEDIMENTI APPROVATI IN ESAME DEFINITIVO

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha approvato, in esame definitivo, il disegno di legge recante “Disposizioni in materia di sviluppo della carriera dirigenziale e della valutazione della performance del personale dirigenziale e non dirigenziale delle pubbliche amministrazioni”. Il testo tiene conto del parere espresso dalla Conferenza unificata.

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EMENDAMENTI AL “DECRETO FISCALE”

Il Consiglio dei Ministri ha convenuto sulla presentazione da parte del Governo di due emendamenti al decreto-legge 17 giugno 2025, n. 84, “Disposizioni urgenti in materia fiscale”, riguardanti, rispettivamente:

  • la previsione di un contributo straordinario per i beneficiari dell’assegno di inclusione che nel 2025 hanno concluso il primo periodo di fruizione del beneficio, ammessi al rinnovo per successivi 12 mesi;
  • la proroga dell'assicurazione INAIL per gli studenti e il personale docente e non docente istituita con il decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48.

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DECRETO FLUSSI 2026-2028

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e del Ministro del turismo Daniela Santanché, ha approvato, in esame preliminare, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri relativo ai flussi migratori per il triennio 2026-2028, che programma per tale periodo gli ingressi regolari in Italia di lavoratori non comunitari.

L’obiettivo del provvedimento è di consentire l’ingresso in Italia di manodopera indispensabile al sistema economico e produttivo nazionale e altrimenti non reperibile. Inoltre, con la stabile individuazione di un meccanismo d’immigrazione legale e controllato, si attivano canali di comunicazione fondamentali nel dialogo con i Paesi di origine dei flussi migratori e si costruisce uno strumento per il contrasto a fenomeni di irregolarità nell’ingresso e permanenza nel nostro Paese, nella lotta contro il lavoro sommerso e allo sfruttamento dei lavoratori.

Il decreto prevede, per il 2026, 164.850 ingressi autorizzati. Nell’arco del triennio 2026-2028 le unità autorizzate saranno 497.550, con la seguente ripartizione:

  • lavoro subordinato non stagionale e autonomo, 230.550 unità;
  • lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico, 267.000 unità.

Le quote sono state determinate tenendo conto dei fabbisogni espressi dalle parti sociali e delle domande di nulla osta al lavoro effettivamente presentate negli anni scorsi, con l’obiettivo di una programmazione che recepisca le esigenze delle imprese e che sia anche realistica.

Resta ferma la volontà di incentivare gli ingressi fuori quota, anche nella prospettiva di un ridimensionamento del meccanismo del “click day”, che potrà avvenire seguendo un percorso graduale, che riguardi anzitutto i profili professionali più ricercati dai datori di lavoro e che potenzi la formazione dei lavoratori nei Paesi di origine.

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Ulteriori atti esaminati:

  • STATI D’EMERGENZA
  • NOMINE
  • LEGGI REGIONALI

Comunicato stampa

Gestito e realizzato da Elabora.org